Il male
è un punto di vista
Intervista col vampiro di Anne Rice (1976)
#62
OLTRE LA SOGLIA
1.
Che cos’è l’orrore? Ci possono
essere molte risposte a questa domanda. In un posto come New Orleans l’orrore
può assumere varie forme. Alcuni sono pericoli che potremmo anche definire
normali, come un serial killer che sevizia le sue vittime e le abbandona nel
bayou, la grande palude del delta del Mississippi, il Padre delle Acque, o una
famiglia Cajun che uccide chiunque invada la sua proprietà e poi ci sono orrori
più inquietanti che affondano le loro radici nel soprannaturale. C’è l’uomo che
dimagrisce a vista d’occhio sino a morire di consunzione, c’è il ragazzo che è ritrovato morto di paura sul suo
letto, o almeno è quel che si crede finché l’autopsia non rivela che le sue
ossa sono state frantumate come se qualcosa di gigantesco l’avesse stritolato,
per esempio un grosso serpente, tra le sue spire. Ma come avrebbe potuto un
gigantesco serpente entrare ed uscire da una stanza
chiusa senza lasciare tracce?
È
il lato oscuro del Voodoo, le magie compiute dai bokor, i sacerdoti malvagi di
quella religione che usano i loro poteri al servizio del Male.
Ma
a New Orleans, come ad Haiti o in Florida, quando si
parla di Voodoo e di magia nera c’è una sola parola che viene alla mente:
zombie ma bisogna stare attenti perche a volte si possono commettere terribili
errori.
Loralee
Tate ha pensato fosse una buona idea chiedere aiuto a Fratello Voodoo, chi
meglio di lui può cavarsela con dei cadaveri rianimati?
Mentre
corre nel parcheggio dell’ospedale dove lavora inseguita da alcuni di quei
cadaveri non così morti, si chiede dove sia lui
adesso. Per fortuna quegli zombie sono molto lenti, se
riesce a raggiungere la sua auto…
Qualcosa
la afferra per le braccia e Loralee urla… ma nessuno la sente.
Vola
sulla città e scruta in cerca di preda. Non riesce a pensare ad altro che alla
sete, una sete che la ossessiona, che la consuma. Se
fosse in grado di riflettere forse darebbe ragione a suo padre: è una
dipendenza, una droga e lei deve avere la sua dose,
deve averla adesso.
Come
un falco piomba sulla preda che ha finalmente individuato, la travolge ed è
sopra di lei. Non le importa di sapere che è un giovane studente che sta
tornando a casa e che sognava una serata con la sua ragazza, le importa solo
del sangue caldo che gli scorre nelle vene, quel sangue che deve essere suo.
Sta
per affondare le sue zanne nel collo del ragazzo quando sente una voce:
-Fermati, Nina, non farlo.-
Davanti
a lei un licantropo, anzi è chiaramente una licantropa e sembra molto decisa.
Colui che
li ha riuniti li ha battezzati Supernaturals e aveva le sue ragioni: Lily
Cromwell, la Baronessa Sangue, è una vampira e già questo la qualificherebbe
come creatura soprannaturale, ma una magia l’ha resa immune alle tradizionali
debolezze dei vampiri[1]
e questo la rende decisamente temibile; Jason Philip Macendale Jr, Demogoblin, è morto ed è stato resuscitato
nella forma di un demone dalla pelle a squame e la bocca dai lunghi denti
aguzzi priva di labbra, gli occhi grandi e rossi dalle pupille a fessura;[2] Verminus
Rex è un ratto antropomorfo che indossa un elegante impermeabile nero e
artiglia con la mano sinistra un bastone d’ebano, dal suo stesso essere trasuda
un’antica malvagità; William Allen, Carrion era uno scienziato che un virus
creato in laboratorio ha trasformato in una sorta di zombie
vivente il cui solo tocco uccide[3]. Il più
normale di tutti, sia pure in senso paradossale, è l’ultimo del gruppo. Si
chiama Bram Velsing ma per tutti ormai è solo Dreadknight, un tempo era solo
uno scienziato molto ambizioso, troppo per il suo stesso bene. Ha osato sfidare
il suo capo, il Dottor Destino e lui l’ha punito in
modo atroce fissando indelebilmente al suo volto una maschera simile ad un
teschio umano alato[4]
e minaccioso e cosa può esserci di più soprannaturale
dell’odio che lo divora?
La donna davanti a loro indossa
un’aderentissima calzamaglia nera con una scollatura che arriva oltre
l’ombelico, una mantella dello stesso colore e una tiara dorata sui lunghi
capelli corvini. Un tempo era una di loro ma ora li comanda. Il suo nome è
Lilith ed è la Signora dei Vampiri.
-Libereremo
Nightshade.- afferma con decisione e poi aggiunge -E uccideremo chiunque cerchi
di impedircelo. Ci sono domande?-
-Non da parte mia.- replica Demogoblin -È
da parecchio tempo che non uccido qualcuno, stavo per avere una crisi
d’astinenza.-
Lilith Dracula sogghigna
soddisfatta.
2.
Non è facile vedere il Capo dell’Investigative and Support Bureau del
Dipartimento di Polizia di New Orleans sulla scena di un crimine, ma la cosa si
spiega facilmente se si pensa che la vittima del crimine in questione è la figlia del Vice Sovrintendente Samuel Tate.
Dopo un breve colloquio con i detective dell’Unità C.S.I.
Tate si rivolge ad altri due poliziotti presenti uno è un nero come Tate, porta
il pizzetto ed è in uniforme, l’altro è un bianco dal volto rasato ed è in
borghese.
-Hawkins…
Jagger…- dice loro -Trovatela.-
-Lo faremo, Capo.- replica il Comandante Peter Hawkins, capo
della Divisione Indagini Criminali.
-Ce la
metteremo tutta.- conferma il Sergente Sam Jagger -Non
possono averla portata troppo lontano se erano a piedi. Sempre che si possa dar
retta ai testimoni su quel che è successo.
-Cadaveri
rianimati, zombie.- borbotta Tate -Non ci crederei se
non avessi visto le cose più strane in questa città. Scommetto che c’entra
Fratello Voodoo.-
-Abbiamo
provato a rintracciarlo ma sembra scomparso.- ribatte
Hawkins.
-E non è
tutto.- aggiunge Jagger -Sembra che siano spariti
tutti i cadaveri dell’obitorio.-
-Maledizione,
se hanno fatto del male a sua figlia per colpa sua, stavolta Fratello Voodoo me
la pagherà.-
-Non salti
troppo in fretta alle conclusioni Capo Tate, è mio zio che è nei guai per colpa
di sua figlia e non il contrario.-
A parlare è stata una ragazza di
colore che indossa una tunica verde.
-E tu
saresti?- la apostrofa Tate.
-Collette
Drumm.- risponde lei -E sono anche la vostra unica
speranza di ritrovare sua figlia ancora viva.-
Tilda Johnson siede in silenzio
nella sua cella con le palpebre socchiuse escludendo il resto del mondo.
Nella
realtà che esiste solo nella sua mente lei è ancora
una licantropa dal pelo bianco e percorre un sentiero che sembra disegnato da
Salvador Dalì e al termine di quel sentiero c’è una figura femminile.
-Lilith!- esclama.
-Vuoi
essere libera, Nightshade?- le chiede la Regina dei Vampiri.
-Che
domande, certo che lo voglio.-
-E se ti libero dalla tua prigione sei
pronta a giurarmi alleanza?-
-Per
uscire di qui mi alleerei anche col demonio in persona.-
-Forse lo hai appena fatto.-
Tilda apre gli occhi e guarda il sole che tramonta fuori dalla finestra.
Sorride.
La vampira che era
Nina Price guarda la licantropa davanti a sé e dice:
-Lasciami in pace, Lissa.-
-Non posso e non
voglio.- replica Lissa Russell -Non ti permetterò
di dissanguare un innocente.-
-Ma io devo!- ribatte Nina -Non posso farne a meno.-
-E allora non mi
lasci scelta.-
E così dicendo Lissa
Russell balza sulla ragazza. Se Nina Price fosse nel pieno controllo dei suoi
poteri di vampira, forse sfuggirebbe alla sua avversaria mutando in nebbia,
invece reagisce mordendola sul collo con le sue zanne affilate.
Lissa urla e ribatte
con una zampata che proietta Nina contro una parete.
-Nina!- urla Lissa precipitandosi verso di lei -Non volevo.-
La giovane vampira si
rialza con un ringhio.
-Adesso basta!- urla una voce maschile alle loro spalle.
Entrambe si voltano e
vedono una figura vestita di nero condensarsi dalla nebbia.
3.
Non è la prima volta che Fratello Voodoo si
risveglia legato mani e piedi e stavolta sembra
trovarsi su un lettino ospedaliero. Gli zombie, o
quello che erano le creature che ha affrontato, non l’hanno ucciso e questo
sarebbe positivo, se non fosse per la sensazione che l’abbiano risparmiato per
qualcosa di peggio. Si dà un’occhiata in giro e vede su un lettino di fianco al
suo Loralee Tate. È svenuta ma viva, per fortuna.
Fratello Voodoo
saggia la consistenza dei legami ma decide di non provare a liberarsi per il
momento: meglio prima sapere chi è il suo avversario e
cosa cerca e dal rumore di una porta che si apre alle sue spalle, pare che stia
per avere la risposta alle sue domande.
-Dottor Drumm, è un piacere per me
conoscerla.-
Quella che si
presenta davanti a lui é una donna che dimostra meno di trent’anni, capelli
lunghi e biondi, che indossa un camice da laboratorio.
-E lei chi sarebbe?- ribatte Fratello Voodoo? -Come scienziato pazzo
non è esattamente quel che mi aspettavo.-
-Il mio nome è June Covington e sono una biologa.-
-Mi faccia indovinare: l’hanno espulsa dall’università per le sue
teorie radicali.-
-Ci è andato vicino. Il mondo accademico e quello della ricerca
applicata è composto da persone ottuse dalla mentalità
limitata. Per mia fortuna esistono dei mecenati dotati di lungimiranza.-
-Interessati a finanziare le sue tecniche inusuali
di resuscitazione?-
La Covington
sogghigna.
-Ha capito cosa sto cercando di fare, i miei
complimenti.-
-Non ci voleva una grande intelligenza, bastava guardare i suoi zombie. Sta cercando di fare con mezzi scientifici quello
che gli houngan fanno con la magia.-
-Non è tutto qui, ma perché dovrei dirle di più?-
Perché hai un ego
smisurato ed hai una gran voglia di raccontare a
qualcuno cosa stai combinando, pensa Fratello Voodoo. Perché altrimenti mi
avresti lasciato vivo e mi chiameresti continuamente Dottore?
-Per soddisfare una legittima curiosità?- dice infine Jericho Drumm
-Che le costa, Dottoressa?-
-In fondo non ha torto…- replica la Covington -… la accontenterò. I
miei… benefattori hanno molti obiettivi e tra questi c’è la creazione di
supersoldati invincibili. In altre parti della Nazione c’è chi sta cercando di
replicare il serio del supersoldato che ha creato il primo
Capitan America, chi cerca di replicare i poteri di noti superumani con
la manipolazione del DNA, chi vuol rinforzare lo scheletro umano innestandovi
parti metalliche e così via. A me è stato chiesto di… beh di rianimare i morti.
Un esercito inarrestabile, che non ha bisogno mangiare o dormire, che non può
essere ucciso proprio perché composto di morti.-
-E come ci è riuscita?-
-Ho sviluppato un siero che se iniettato entro le prime ore dalla
morte rianima i cadaveri arrestandone il degrado. Restituisce
loro solo le funzioni basilari ma non la capacità di pensare razionalmente, ma
in fondo questo non è indispensabile. Mi sono fatta assumere all’obitorio per
aver accesso a… alla materia prima, diciamo. Purtroppo un’infermiera si è
imbattuta in uno dei rianimati ed è riuscita a sfuggirgli. Suppongo che sia
questo che ha attirato la sua attenzione.-
-Esatto! Loralee Tate è… una mia vecchia amica e ha chiesto il mio
aiuto.-
-Bene. Mi è sembrata un soggetto ottimo per un esperimento che avevo
in mente da un po’: vedere cosa succede se il siero rianimatore viene iniettato ad un essere vivente. Le darò il privilegio
di osservarne i risultati.-
-Non credo proprio.- replica Fratello Voodoo
mentre, senza sforzo apparente strappa le cinghie di contenzione del lettino e
si rimette in piedi.
Le prigioni di Sua
Maestà hanno visto molti tentativi di evasioni, alcuni anche spettacolari, ma
nessuno come questo. Chi sopravvivrà a questa notte se lo ricorderà molto a
lungo.
Una guardia sta
facendo il consueto giro d’ispezione serale quando sente una corrente gelida
alle sue spalle e poi una voce di donna che non può essere definita in altro
modo se non spettrale:
-Dammi il tuo sangue.-
La guardia si gira di
scatto e rimane incantato da due occhi rossi su un volto pallido incorniciato
da una cascata di capelli biondi. Rimane immobile mentre i canini della donna
affondano nel collo e il sangue scorre via assieme alla sua vita.
L’uomo che un tempo
si chiamava William Allen ma ora risponde al nome di
Carrion cala lentamente nel cortile interno della prigione. Le guardie gli
sparano ma senza effetto.
-Spostatevi, non
voglio uccidervi.- li avverte ma loro continuano a bloccargli la via.
-Mi dispiace.- aggiunge
ed allunga le mani.
Il suo tocco fa
appassire, avvizzire qualunque cosa con cui venga in contatto. In altre parole:
uccide e le guardie lo apprendono a loro spese.
Il portone principale
salta in aria e dall’apertura che si è formata entrano
due personaggi bizzarri. Uno assomiglia ai folletti maligni della tradizione
popolare e l’altro… l’altro è un ratto antropomorfo di dimensioni umane vestito
con un impermeabile, con un monocolo sull’occhio sinistro e un bastone nella
mano destra-
-Io vi konziglio di non ostacolarmi o zarò
kostretto a uzzidervi molto dolorosamente.-
Chi potrebbe mai prendere sul serio
un essere simile che parla con un accento tedesco da barzelletta? Eppure pochi
minuti dopo il cortile risuona delle urla di coloro che hanno
incrociato il cammino di Verminus Rex.
-Ah che muzika deliziosa.-
commenta l’essere venuto dall’Inferno.
Demogoblin lancia fiamme di fuoco
infernale aprendosi la via verso l’interno della prigione. Sopra di lui
Dreadknight in sella al suo cavallo alato spara scariche di energia sui pochi
che ancora si muovono.
I Supernaturals sono
al lavoro.
Se c’è qualcosa che l’Ispettore
Constance Johanssen della Divisione Crimini Insoliti del Servizio di Polizia
Metropolitana della Grande Londra odia sono le notti
in cui durante il suo turno non accade nulla. D’altra parte i crimini di cui si
occupa, legati all’Occulto, non sono tanto frequenti o non sarebbero così
insoliti.
Lo squillo del telefono la distrae
dai suoi pensieri e quando risponde…
-Sì, sono io…
cosa? Ne è certo? Arrivo immediatamente.-
Azione, finalmente.
4.
La figura mascherata che si condensa
dalla nebbia è quella del Barone Sangue.
-Ci rivediamo, ragazza, te l’avevo promesso.- dice.
-Lasciala stare.- replica Lissa Russell –Non hai diritti su di lei, non è come te.-
-Lei è già
una di noi, licantropa, il suo destino di vampira è già segnato. Tu la senti la sete, non è vero, ragazza?-
-Sì, la
sento.- risponde lei.
-Non
resisterle, abbandonati ad essa, accettala. So che lo
vuoi.-
-Sì, è quello
che voglio ma…-
-Nessun ma. La scelta è semplice: io ti aiuterò a sviluppare il tuo
potenziale mentre quello che loro vogliono per te è solo un grigio anonimato.-
-Io…-
-Chiunque tu sia, vampiro, io non ti permetterò di
portarla via.-
A parlare è stato un licantropo dal
pelo grigio che l’uomo dietro la maschera del Barone
Sangue riconosce immediatamente:
-Jack
Russell, ti credevo in America.-
-Mi conosci? Interessante.-
Dentro di sé Dracula si maledice per
l’imprudenza. Ha adottato l’identità del Barone Sangue
per non far sapere ai suoi nemici che è ancora vivo ma si è quasi tradito.
-Sei famoso
per aver interferito spesso con noi vampiri e aver lottato col nostro signore,
Dracula, ora, per il tuo stesso bene, scostati e lascia la ragazza a me.-
-Mai!- ribattono
all’unisono Jack e Lissa Russell e saltano insieme addosso al vampiro.
Un assalto ad
una prigione praticamente nel cuore di Londra non può certo passare
inosservato. Ecco, quindi che le forze speciali arrivano sul posto quasi
immediatamente.
Nel cortile interno li attendono tre
esseri chiaramente non umani.
-Vi consiglio di andarvene finché potete.- dice quello chiamato Carrion.
-Parla per te, io voglio un bel massacro.- aggiunge Demogoblin.
-Che delizioso banketto.- è il commento di Verminus Rex
Le armi sono spianate e i colpi
sparati poi arrivano le urla, orribili e strazianti e alla fine c’è solo il
silenzio.
La donna che ha detto di chiamarsi
June Covington arretra sbalordita:
-Ti sei
liberato? Ma nessun essere umano avrebbe potuto…-
-E chi ha
detto che sono un normale essere umano?- replica Fratello Voodoo -I Loa del
Voodoo mi proteggono e mi danno potere-
-Non… non è
possibile!-
-Che cosa non
è possibile, dottoressa? Che esistano forze superiori alla tua vantata scienza?
Dovrai abituartici.-
-No… sta
indietro, sta indietro!-
La Dottoressa Covington gli getta
contro la siringa che stava per usare contro Loralee Tate
ma Jericho Drumm la afferra al volo e la spezza versandone il contenuto al
suolo
-E ora…-
comincia a dire ma la Covington apre freneticamente una porta e ordina:
-Attaccatelo!-
I rianimati, Fratello Voodoo se lo
aspettava ed è pronto per loro.
-Daniel, ho
bisogno di te.- sussurra.
Lo spirito del suo defunto fratello
abbandona il suo corpo per trasferirsi in quello di uno dei rianimati
spingendolo ad assalire uno degli altri e poi continua a saltare di corpo in
corpo finché i rianimati sono troppo impegnati a combattersi tra di loro per
ricordarsi del loro originale obiettivo.
-Cose che
capitano quando si usano sgherri senza cervello.- puntualizza
Jericho rivolto alla Covington -Altri trucchetti?-
-In effetti sì.- replica la donna
spalancando la bocca
Una zaffata di acido investe Fratello Voodoo che si ripara appena in
tempo col suo mantello. Una superumana, pensa, questo
complica le cose.
Che sia colpa dell’acido o se sia stato lo stesso Fratello Voodoo a
far cadere una provetta mentre cercava di evitarne gli effetti
sarà difficile stabilirlo, fatto sta che scoppia un incendio e si propaga
rapidamente nel laboratorio.
Fratello Voodoo è separato da June Covington da una barriera di fuoco
e la perde di vista, ma non gli interessa quel che può accadere alla donna, il
suo interesse è per Loralee Tate. Lo spirito di Daniel si riunisce a lui mentre
raggiunge la ragazza d’un balzo e la libera dai legami
che la avvincono per poi prenderla in braccio.
Non ha tempo da perdere, deve usare il suo potere per fuggire da lì e
deve farlo subito.
5.
Il loro presunto
Barone Sangue si muta in nebbia e poi ritorna solido alle spalle di
Lissa afferrandola per il collo e sbattendola contro il fratello.
-Avete
commesso un errore ad affrontarmi e ne pagherete le conseguenze.- dice.
-Voi vampiri amate i discorsi altisonanti…- ribatte Jack Russell -… io preferisco agire.-
Lo assale costringendolo a lasciare
la presa su sua sorella
-Pensi di
essere forte?- ribatte il suo avversario -Non sai cosa
sia la vera forza.-
Il vampiro lo solleva sopra la sua
testa come se fosse senza peso e lo getta su Lissa che sta tornando
all’attacco.
I due licantropi si rialzano e
stanno per attaccare nuovamente il loro avversario quando Lissa nota:
-Ehi… dov’è finita Nina?-
In effetti, la ragazza, ibrido
apparente tra un vampiro ed un licantropo, è
scomparsa.
-Questo pone
fine allo scontro, almeno per ora.- sentenzia Dracula
nei panni del Barone Sangue -Ora la mia priorità è ritrovare la ragazza.-
Si muta ancora in nebbia e poi in
pipistrello e si leva in volo.
-Dobbiamo trovarla prima noi.-
afferma Jack -Seguiremo il suo odore.-
Senza aspettare sua sorella, si
lancia sulla pista e Lissa non può che seguirlo.
I soli suoni che si odono nel
carcere femminile sono urla di dolore che la vampira che si fa chiamare
Baronessa Sangue ignora ostentatamente. Giunge davanti alla porta di una cella
e senza sforzo apparente la svelle.
La giovane donna di colore
all’interno ha una sola reazione:
-Ce ne avete
messo di tempo.-
Senza scomporsi la Baronessa Sangue
le porge una fialetta.
-Lilith ha
detto che avresti gradito questa.-
Gli occhi della prigioniera brillano
di soddisfazione.
-Finalmente!-
esclama.
Senza esitare si libera degli abiti
rimanendo completamente nuda e beve avidamente il contenuto della fiala.
Bastano pochi attimi perché si trasformi in una
licantropa dal pelo candido.
-Ora sono di nuovo me stessa.-
dice con evidente soddisfazione.
-Non perdiamo
tempo, andiamo.- la esorta la vampira.
-Giusto.- replica Nightshade -C’è una poliziotta a cui ho promesso che le avrei
mangiato il cuore e non vedo l’ora di mantenere la promessa.-
Nina Price ha volato per non sa quanto ma ora plana verso terra, verso
una nuova vittima. L’uomo non si accorge nemmeno di cosa lo colpisce. In un
attimo zanne affilate aprono il suo collo e succhiano il suo sangue.
Quando ha finito la giovane lascia
andare la vittima e solo allora sembra uscire da una specie di trance e si
porta le mani al viso.
-Oh, Mio Dio,
cos’ho fatto?- esclama.
-Quell’uomo
non merita la tua pietà, credimi.-
-Chi ha
parlato?- esclama ancora Nina voltandosi di scatto.
Dall’ombra esce
una donna dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri che veste un giubbotto
di pelle, jeans, un maglione dolcevita rosso e stivali, il volto è solcato da
un cicatrice sulla guancia sinistra e dalle labbra spuntano sottili canini
appuntiti.
-Io so come
ti senti, ragazza.- le dice ancora -Mi chiamo Rachel Van Helsing e forse posso
esserti d’aiuto.-
FINE
SESSANTADUESIMO EPISODIO
NOTE
DELL’AUTORE
In realtà non c’è molto da dire su
quest’episodio, quindi non perderò tempo:
1)
Qualcuno di voi ha riconosciuto le citazioni
di varie opere di narrativa, film e fumetti che ho inserito nel primo paragrafo
di questa storia? Se la risposta è sì, avete vinto un No Prize. -_^
2)
Il Capo dell’Investigative and Support Bureau
del Dipartimento di Polizia di New Orleans Samuel Tate ed
il suo braccio destro, il Comandante Peter Hawkins, capo della Divisione
Indagini Criminali sono personaggi creati da Len Wein & Gene Colan e sono
apparsi per la prima volta su Strange Tales Vol. 1° #172 datato febbraio 1974 ed erano comprimari
della serie originale di Fratello Voodoo.
3)
Il Sergente Sam Jagger, invece era un
comprimario della serie di Simon Garth, lo Zombie ed è
stato creato da Roy Thomas, Steve Gerber & John Buscema su Tales of the
Zombie #1 datato agosto 1973.
4)
June Covington è un personaggio creato da
Kelly Sue DeConnick su Osborn #1 datato gennaio 2011. È una biologa psicopatica
che ha alterato la propria fisiologia ed ora possiede
vari superpoteri tra cui la capacità di rilasciare dal suo sangue una
neurotossina. È al suo debutto in MIT.
5)
I più attenti tra voi avranno capito quale
Consorzio ha commissionato e finanziato gli esperimenti di June Covington,
basti dire che è responsabile di vari eventi accadute in diverse serie MIT
perlopiù scritte dal sottoscritto.
6)
Per chi non lo avesse capito (ma c’è davvero? -_^), i rianimati creati dalla Dottoressa
Covington sono un omaggio agli zombie della saga
ideata da George A. Romero, al racconto “Herbert West rianimatore” di H.P.
Lovecraft e, perché no?, al nostrano Dylan Dog creato da Tiziano Sclavi,
Nel prossimo episodio: che ne sarà di Nina Price, la Vampira di Notte,
centro di uno scontro tra vampiri e licantropi? In più:
Fratello Voodoo e altre sorprese.
Non mancate.
Carlo